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Da Twilight a Evernight, Marked e Sangue Blu: i vampiri sono tra noi!

denti Come volevasi dimostrare, Twilight ha fatto scuola e i cataloghi delle case editrici sono un pullulare di titoli ispirati alle leggende vampiresche con teenagers come protagonisti. Le trame si somigliano un po' tutte o quasi e il sistema della saga divisa in più volumi sembra essere il preferito dagli autori: e qui la colpa è più di Harry Potter che di Edward e Bella!

In principio fu Twilight (veramente sarebbe meglio dire che fu Dracula, ma siccome il vampiro per eccellenza era tutt'altro che un bimbominkia in crisi d'identità alla ricerca dell'amore eterno e con gli ormoni impazziti, possiamo a pieno titolo depennarlo dalla lista), ora abbiamo a che fare con Evernight, Marked e Sangue Blu, tre volumi che fanno da apripista ad altrettante saghe e che pescano a piene mani dal lavoro della Meyer, ma che ricordano anche, seppur da lontano, le atmosfere di Harry Potter e la vita dei protagonisti di Gossip Girl; in pratica tre ingredienti che, sebbene non assicurino il successo al 100%, lo rendono sicuramente molto più facile da raggiungere.

Per il nostro excursus in questa narrativa un po' gothic, un po' fantasy e un po' (tanto) bimbominkieska, partiamo da Evernight.

evernight_claudia_gray Il volume scritto da Claudia Gray è il primo della serie di Evernight che, per ora, comprende altri due titoli: Stargazer e Hourglass, ancora inediti in Italia. Protagonista della vicenda è Bianca Oliver che è costretta a lasciare la città dove è nata e cresciuta per trasferirsi con la famiglia in un paesino sperduto della provincia americana (vi ricorda niente? A me si!). Qui comincia a frequentare una nuova scuola, la Evernight Academy, una specie di collegio dall'aspetto spiccatamente gotico (e anche qui le similitudini si sprecano), e fa la conoscenza dei nuovi compagni, che si dividono in due categorie: quelli belli e intelligenti, che la evitano perché è troppo poco perfetta, e quelli "strani" con cui non lega perché è troppo normale. Un inferno, insomma, fino a quando non arriva Lucas, il quale all'inizio sembra ignorarla, ma poi se ne innamora perdutamente. Fin qui potremmo benissimo pensare di aver comprato un'edizione di Twilight con la copertina sbagliata e con qualche refuso riguardo i nomi dei protagonisti. Ma attenzione perché le cose si complicano (e quando mai!) peché alla Evernight Academy nulla è come sembra! La scuola, infatti, è un'accademia per vampiri e Bianca è destinata ad entrare nella cerchia degli eletti della specie. Piccolo inconveniente: Lucas è un cacciatore di vampiri (tipo Buffy, per intenderci). Ovviamente non tutti i segreti della Evernight Academy verrano svelati, perciò sarete costretti a leggere pure gli altri due capitoli.

marked_cast Passiamo ora a Marked, primo capitolo del ciclo House of Night, scritto da Kristin e P. C. Cast, madre e figlia. Il libro, uscito in italia il mese scorso, fa da apripista ad una saga che conta già cinque volumi editi negli Stati Uniti ed altrettanti previsti per i prossimi anni: neppure la Rowling con Harry Potter era arrivata a tanto. Ma il paragone con il maghetto più famoso della letteratura mondiale non è buttato lì a caso e tra poco scoprirete perché. Partiamo però dall'inizio: la protagonista della saga è la sedicenne Zoey, che vive in un mondo praticamente identico al nostro tranne per il fatto che i vampiri esistono e sono socialmente accettati. Zoey ha una vita normalissima, fino a quando non riceve il Marchio, una mezzaluna blu al centro della fronte: da quel momento è chiaro a tutti che è destinata a diventare un vampiro e per apprendere i segreti della sua nuova specie dovrà trasferirsi alla Casa della Notte, la scuola per vampiri dove le verrà insegnato tutto ciò che c'è da sapere e dove subirà la trasformazione finale. Casualmente Zoey sarà un'emarginata all'interno della scuola, messa da parte soprattutto a causa delle ingerenze di Afrodite, presidentessa del club delle Sorelle Oscure, e dal fatto che il suo Marchio è diverso da quello degli altri e presuppone poteri maggiori ed impensabili per una sedicenne. Come vedete, il paragone con Harry Potter è tutt'altro che campato in aria! I pareri riguardo questo primo volume del ciclo House of Night sono discordanti: c'è chi lo classifica come parte integrante di quel filone di letteratura horror - gothic - teen che va per la maggiore in questo periodo, e chi lo definisce un po' troppo sboccato e quindi non adatto al pubblico adolescente. Io penso che se le bimbeminkia sono sopravvissute a Moccia, nulla potrà spaventarle.

sangue_blu_melissa_cruz Ed ora due parole su Sangue Blu, scritto da Melissa De La Cruz per il ciclo Blue Bloods Series, a cui seguiranno (per il momento) Masquerade, Revelations e The Van Alen Legacy. Il libro può essere diviso in due parti: la prima viaggia sulla falsariga di Gossip Girl, la seconda su quella di Twilight. Il Sangue Blu del titolo, infatti, si riferisce sia al gruppo di adolescenti di cui fa parte la protagonista, Schuyler Van Alen (figli dell'alta borghesia newyorchese che frequentano l'esclusiva Duchesne School di Manhattan), sia al nome di una delle sette di vampiri più antiche della città, arrivata in America addirittura con la Mayflower nel '600. Il tutto ha inizio con l'omicidio di Aggie, compagna di scuola di Schuyler: la nostra protagonista si troverà così proiettata in quel gruppo che l'aveva sempre rifiutata (la solita storia insomma!), costituito dai ragazzi più affascinanti e modaioli della scuola e di cui fanno parte Oliver, Dylan, Mimi e Jack. Pian piano Schuyler viene a sapere che Aggie era un membro della setta dei Sangue Blu, così come tutti i suoi nuovi amici e comincierà a farsi domande circa la sua famiglia: una madre in coma da quando lei è nata, una nonna che ha novant'anni e sembra ne abbia appena cinquanta, alcuni cenni riguardo un nonno veneziano che potrà aprirle gli occhi circa il gruppo dei Sangue d'Argento ed altre simili amenità che a quindici anni sono cose di tutti i giorni, no?

Questi sono solo tre esempi di come il fenomeno Twilight (sia letterario che cinematografico) sia ormai radicato nell'immaginario adolescenziale, tanto da avere bisogno di cercare altre strade, simili e parallele, per esplicare ciò che nella saga della Meyer non è stato detto e raccontato per mancanza di attinenza, o che è stato lasciato ai margini ed appena accennato per evitare al lettore di smarrirsi attraverso rotte narrative collaterali alla vicenda principale. D'altronde questi sono gli anni delle Gothic Lolita

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